Questa settimana si approva il cambio della guardia della Commissione europea a Bruxelles. Ci saranno quindi i discorsi di bilancio e di chiusura del presidente José-Manuel Barroso, martedì 21 ottobre alle ore 15 a Strasburgo, mentre il giorno successivo 22 ottobre alle ore 9, sempre dinanzi al Parlamento europeo, Jean-Claude Junckerpresenta e sottopone al voto la nuova Commissione europea. Entrambi gli eventi sono ritrasmessi in diretta.
La seconda parte della settimana vedrà la riunione dei Capi di stato e di governo nel Consiglio europeo, nelle giornate di giovedì 23 e venerdì 24 ottobre. Per preparare la riunione, sotto la presidenza di Sandro Gozi, si ritroveranno quindi il 21 ottobre i ministri degli Esteri e/o degli Affari europei (o loro delegati) nella formazione del Consiglio Affari generali. Dopo il voto del Parlamento europeo, il Consiglio europeo voterà quindi a sua volta la nuova Commissione, che a questo punto entrerà il servizio il 1° novembre, come previsto.
L’agenda del Consiglio presenta in evidenza il tema energia-ambiente, di cui dibatterà il Parlamento europeo già nel pomeriggio del 21 ottobre. Le questioni aperte sono varie, sulla riduzione delle emissioni da un lato e dall’altro alle prese con la questione degli approvvigionamenti e della sicurezza energetica. In questo senso il Consiglio prenderà atto degli scarsi progressi del dialogo sul gas con la Russia, e terrà conto degli incontri trilaterali tra la Commissione, l’Ucraina e Russia che proseguono ancora questa settimana, dopo l’incerto esito dell’incontro di Milano tra Vladimir Putin e Petro Poroshenko. Non a caso, insieme alle questioni di Ebola, della Libia, dell’ISIS, di Gaza e del Tagikistan, il tema “Ucraina” figura in agenda del Consiglio Affari esteri del 20 ottobre a Lussemburgo, l’ultimo presieduto da Catherine Ashton.
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Sullo sfondo della settimana politica europea restano le questioni economiche, con le valutazioni attese dopo il 29 ottobre dalla Commissione europea sulle bozze di leggi di stabilità prodotte dai governi nazionali. Intanto martedì 21Eurostat pubblica le cifre del debito e dei deficit pubblici nell’Unione europea per il periodo 2010-2013, prodotte per la prima volta con il nuovo metodo SEC2010, che tiene in considerazione anche dati dell’economia “non osservata”. Il Parlamento europeo intanto tenterà di ridurre i tagli al bilancio europeo già approvati dal Consiglio, mentre domenica 26 ottobre la BCE dovrebbe pubblicare i dati sugli stress test bancari. E’ lo stesso giorno in cui si terranno le elezioni del parlamento nazionale e delle assemblee regionali delle Oblast in Ucraina.